In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre a Napoli la SICPRE organizza con il Comitato Unico di Garanzia dell’Università Federico II il Primo Summit Interdisciplinare sulle Mutilazioni Genitali Femminili a cui partecipano la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e l’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico (AIUG), insieme a figure di primo piano delle istituzioni e della cultura. Scopo dell’incontro, che è aperto a tutti, è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento, informare, formare e arrivare alla firma di un protocollo di intesa per la stesura congiunta, da parte delle tre società scientifiche coinvolte, delle linee guida ministeriali, in modo da poter garantire anche alle vittime di mutilazione genitale un programma terapeutico d’eccellenza e approvato dalla comunità scientifica. Secondo l’OMS, 100-140 milioni di donne nel mondo hanno subito la mutilazione genitale. E ogni anno 2 milioni di bambine e ragazze sono a rischio di essere sottoposte a questa pratica lesiva dell’integrità psico-fisica e della dignità, che rappresenta tra l’altro una seria minaccia per la salute di chi la subisce. In Italia, secondo un’indagine condotta dall’Università Bicocca di Milano, e riferita al 2016, il numero delle donne straniere che hanno subito una mutilazione genitale oscilla tra 60 -80.000. “Le mutilazioni genitali femminili sono un tema umanitario – dice Francesco D’Andrea, presidente SICPRE – che deve muovere le coscienze e spingere a impegnarsi per difendere la salute e la dignità delle donne. Allo stesso tempo, sono un argomento che ci riguarda come società scientifica. Ad oggi, infatti, non esistono linee guida aggiornate che possano essere di riferimento negli interventi genitali ricostruttivi in grado di ripristinare integrità anatomica funzionale ed estetica”. Le mutilazioni genitali femminili riguardano in primis l’area vulvare, di pertinenza dei chirurghi plastici ricostruttivi – fa notare Stefania de Fazio, presidente del Summit e coordinatrice con Massimiliano Brambilla del Capitolo di Chirurgia Genitale Femminile e Maschile della SICPRE -. Uno degli scopi del Summit di Napoli è creare il presupposto per l’aggiornamento delle linee guida nate in seguito alla legge Bonino sulle mutilazioni genitali, dando spazio alla chirurgia rigenerativa e alla figura del chirurgo plastico all’interno del team dedicato. Anche in considerazione di questo, nel 2019 il Capitolo scientifico genitale della nostra Società si è arricchito della Sezione Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) che vede anche Aurora Almadori come referente. Ovviamente, date le implicazioni urologiche e ginecologiche, il nostro impegno è innanzitutto la definizione di protocolli di cura multidisciplinari”. Clicca qui per consultare il programma.

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