Il corso Chirurgia Estetica Intima Maschile organizzato dalla Fondazione Sanvenero Rosselli con la direzione del Prof. Riccardo Mazzola e del Dott. Massimiliano Brambilla (Milano, 20 maggio 2016) è stata occasione importante per un aggiornamento scientifico organico e di altissimo livello.
Grazie al patrocinio congiunto di Sicpre e Società Italiana di Urodinamica, la competenza con cui è stata affrontata la materia ha permesso di assistere a una completa trattazione di argomenti di interesse medico-estetico, chirurgico ricostruttivo ed estetico, con un’attenzione particolare ai fondamenti anatomici, fisiologici e psicologici.
Ospiti d’onore internazionali sono stati il Prof. Vincent Delmas, ordinario di Anatomia all’Università Descartes di Parigi, specialista in Urologia e ricercatore nel campo dell’Uroginecologia; la Dott.ssa Sylvie Abraham, specialista e pioniera nel campo della chirurgia funzionale ed estetica maschile e femminile; il Prof. Joris Hage, specialista nel campo della chirurgia ricostruttiva genitale attualmente impegnato nella ricostruzione post-oncologica all’Istituto dei Tumori A. van Leeuwenhoek di Amsterdam.
Grazie all’interattività dell’incontro e al materiale video relativo alle procedure chirurgiche, noi giovani medici in formazione specialistica abbiamo potuto comprendere al meglio argomenti complessi, di gestione iper-specialistica e di grande interesse. E ciascuno di noi, provenendo da diversi background e differenti esperienze, ha potuto trarre spunti operativi e formativi personali.
Nello specifico, è stato molto importante il contributo del Prof. Delmas che ci ha fornito un’impressionante mole di nozioni di anatomia della regione con interessanti risvolti funzionali applicati alle tecniche chirurgiche. Ugualmente, la relazione del Dott. Marco Rossi, psichiatra e sessuologo, ha posto l’accento sulla necessità di un overall management del paziente con attenzione particolare all’approccio del chirurgo, che non deve assurgere a figura di dio-salvatore in un rapporto controtrasferale, bensì ricondurre il paziente al proprio vissuto, riconoscerne i bisogni e fornirgli un mezzo di recupero della propria autostima nel contesto di una società attuale basata sull’immagine. Dal presente, non è mancato un riferimento a un concetto atavico di narcisismo legato alle dimensioni del pene.
È proprio questo il background che ci ha fornito gli spunti imprescindibili per comprendere approcci e visioni della chirurgia di un distretto che forse meglio di ogni altro esemplifica il delicato compito del Chirurgo Plastico di integrare estetica e funzione: rispettare e ricostituire organi ad alta specificità funzionale interpretandone con equilibrio il ruolo simbolico che rivestono nella società e, non ultima, la percezione del paziente.
A questo proposito la filosofia operativa espressa nel concetto “the less… the better” (cit. Dott. Massimiliano Brambilla), in relazione alla popolazione bariatrica, ha espresso con sintesi e semplicità comunicativa l’attenzione al paziente e la centralità delle sue esigenze funzionali ed estetiche.
In questa ottica è stata di particolare spessore la lezione magistrale del prof. Hage sulla falloplastica sia nell’ambito della ricostruzione post oncologica, sia in quello della chirurgia della riassegnazione del sesso, spaziando dalla microchirurgia alle ricostruzioni parziali, alla metoidoplastica e definendo così, grazie alla vasta esperienza nel campo, i contorni di indicazioni chirurgiche spesso dibattute.
Molto didattica ed interessante è stata inoltre la presentazione della Dr.ssa Abraham sulla tecnica di ingrandimento del pene con lipofilling associata al distacco del legamento sospensore con lembo cutaneo di avanzamento a V-Y dalla regione pubica. I dettagli tecnici forniti (aree di prelievo e di inoculo del grasso, tecnica di processazione e quantità ideali dell’innesto adiposo, errori tecnici comuni da evitare, indicazioni e tecnica di lisi del legamento) saranno sicuramente di enorme importanza per l’arricchimento del nostro bagaglio culturale da futuri prossimi specialisti.
La possibilità inoltre di assistere alle riprese video degli interventi con dettagliata descrizione della procedura chirurgica ha decisamente chiarito molti aspetti di una chirurgia che per noi medici in formazione è ad oggi poco accessibile.
È stato invece il dott. Gianantonio Manzoni a farsi portavoce di tutto quel complesso capitolo che riguarda la chirurgia urogenitale pediatrica e che porta con sé sia le peculiarità tecniche proprie della chirurgia pediatrica, sia quelle relative alla patologia malformativa; le sue variabilità di presentazione e di gestione infatti fanno da anticamera al dibattito su questioni sempre aperte come quella del timing chirurgico.
Ai precedenti si sono succeduti il punto di vista urologico del dott. Massimiliano Timpano, le tecniche innovative in medicina estetica presentate dal dott. Evgenii Leshunov, cenni sui nuovi presidi farmacologici, l’utilizzo delle protesi peniene e la chirurgia estetica dello scroto. Tutto ha contribuito, proprio grazie alla pluralità delle visioni, a delineare uno scenario completo e integrato sullo stato dell’arte.
Desideriamo porgere i più sinceri ringraziamenti al Progetto Sicpre Giovani per l’importante opportunità di formazione riservataci e in particolare ringraziamo la Dott.ssa De Fazio per l’entusiasmo contagioso e il fervore intellettuale che ha saputo trasmetterci.

Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Università degli Studi di Milano

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